Intelligenza Artificiale, come, dove, quando, chi e perchè.

Intelligenza Artificiale, come, dove, quando, chi e perchè

Oggi è il 27 gennaio del 2023 e dappertutto ormai si parla di intelligenza artificiale, sui blog degli addetti ai lavori, sul social, sui giornali scandalistici e perfino al bar dell’angolo.


Cosa c’era

Tutta questa comunicazione che arriva di colpo rispetto all’intelligenza artificiale non può che insospettirci e renderci scettici e la domanda che ci poniamo è sicuramente questa in che modo l’intelligenza artificiale può veramente essere utile?

Cercherò di spiegarmi meglio: L’intelligenza artificiale ossia il procedimento di apprendimento che un algoritmo può avere in riferimento a dei dati che gli vengono forniti non è una tecnologia che esiste soltanto da due mesi a questa parte. Sono moltissimi anni in realtà che piccoli o grossi players oppure ricercatori privati continuano la ricerca e lo sviluppo di soluzioni.

Per fare qualche esempio il procedimento per cui le commerce di Amazon capisce quali sono i vostri intenti l’acquisto e vi propone gli articoli che lui pensa voi possiate comprare con buone probabilità, oppure l’esperienza del motore di ricerca Google che vi sottopone per primi i risultati di ricerca facendo riferimento a quelle che sono le vostre ricerche precedenti e dallo stesso modo le proposizioni di video su YouTube che seguono il percorso logico delle vostre visualizzazioni precedenti sono degli esempi lampanti di intelligenza artificiale evoluta e sviluppatasi nel corso degli anni.

Tutte le tecniche di riconoscimento vocale di text to Speech o viceversa di speech to text e di analisi dei sentimenti sono tecniche di intelligenza artificiale.

Il riconoscimento facciale che può essere effettuato attraverso delle telecamere per implementare sistemi di sorveglianza o di accesso ad alcuni siti è una tecnica di intelligenza artificiale che viene sviluppata da molto tempo.

Cosa è successo

A questo punto, sapendo che l’intelligenza artificiale ossia le tecnologie di machine learning e Deep learning esistono e sono già presenti nella nostra vita quotidiana da molti anni a questa parte in che modo possiamo giustificare il gran parlare che si fa da qualche settimana sull’intelligenza artificiale?

Quello che è avvenuto di nuovo è stata l’irruzione di microsoft sul mercato tramite la sua controllata openAi ed i relativi prodotti proposti di intelligenza artificiale conversazionale denominati chatGPT.

Da qualche settimana tutti ad eccezione di nessuno parlano, conversano e fanno richieste al motore di intelligenza artificiale chiamato chat-GPT e si stupiscono se le risposte sono esatte, lo sfidano per indurlo in errore oppure gli fanno delle richieste imbarazzanti per vedere come reagisce.

Gli addetti ai lavori

E fra gli addetti ai lavori esiste una sicurezza: L’intelligenza artificiale rappresenta il futuro. È esattamente la stessa affermazione che si era fatta con l’avvento della blockchain e delle relative criptovalute, dopodiché in realtà non sono state trovate moltissime applicazioni pratiche di grande diffusione basate su questo tipo di tecnologia.

Sarà diverso per quel che riguarda l’intelligenza artificiale?

Potrà essere un qualcosa che la massa degli utilizzatori finali utilizzava per migliorare la propria vita o resterà una tecnologia che i grossi players utilizzano per controllare analizzare e quindi influenzare i comportamenti degli utenti finali?

E soprattutto, perché in realtà e poi questo che a noi tecnici interessa, noi che siamo il livello intermedio fra l’utente finale e la Big company, sarà utile e sarà profittevole intraprendere lo sviluppo di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale? E se si, in quali ambiti concreti? E sarà più conveniente rivolgere la nostra attenzione allo sviluppo di soluzioni consumer o alla rifinitura di tecnologie per clienti business?

Conclusioni

Queste ed altre domande determinano la diffidenza di chi è abituato ad analizzare il mercato non sulla base della sensazione del momento ma su basi di concretezza.

Può darsi che col passare del tempo la situazione si chiarifichi e noi addetti ai lavori finalmente riusciremo a capire in che direzione ci dobbiamo dirigere.

Nel frattempo io sarò presente al Word AI Forum che si svolgerà a Cannes dall’ 8 al 12 di febbraio e non mancherò di raccontare quale sarà stata la mia esperienza.

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